Titolo: Raggi di un'alba nuova
Dal Monastero di santa Caterina di Perugia, dall'opera dell'architetto Galeazzo Alessi, dal monachesimo di san Benedetto, linee per una nuova spiritualità

Autore: Silvano Clappis

Edizione: Grapho 5, Fano, 2010

La preparazione di studi e ricerche a livello universitario sulla figura e sull’opera di Galeazzo Alessi, architetto perugino vissuto nel Rinascimento, in vista della ricorrenza del 500° anniversario della nascita (1512-2012) ha coinciso,

in questo inizio di 2010, con il desiderio da più parti sollevato, di mettere in rilievo le vicende riguardanti il monastero nuovo di Santa Caterina di Perugia, alla cui realizzazione, guarda caso, ha contribuito in maniera preminente proprio lo stesso Galeazzo Alessi.
Tutto ciò si è rivelato un’utile premessa per avventurarsi nella variegata realtà del monachesimo, in particolare quello benedettino, forse il primo a dare costrutto alla vita comunitaria cristiana, colorata ancora oggi da pratiche assai diverse tra loro, ma tutte unite da un comune sentire: la ricerca di Dio.
Tra una adesione di facciata ed una più esaltata, oggi la vita cristiana è caratterizzata da questi due poli estremi che catturano l’attenzione e possiedono un grande capacità di aggregazione.
Ricordare l’Alessi non solo nel suo ruolo di architetto, ma anche come conoscitore del mondo religioso e delle sue articolazioni, monachesimo compreso, è parso doveroso.
Come pure dilungarci sul monachesimo benedettino come scuola di ricerca di un equilibrio personale, interiore, è sembrato un’utile prosecuzione.
L’aggiunta di numerose foto, apparentemente estranee all’argomento del libro, aiuta in qualche modo a comprendere il valore e la necessità dell’equilibrio e del discernimento anche ai giorni nostri, dove evidentemente l’eccesso, l’esagerazione e la smoderatezza diventano riferimenti sociologici e modelli di vita, e dove le problematiche nuove – vedi l’immigrazione, l’integrazione, la crisi della finanza speculativa, l’esaurimento delle risorse naturali – accompagnate dai cambi derivanti dalle scoperte scientifiche del creato impongono nuove risposte e nuovi allineamenti.
Dalla carrellata, approssimativa, magari generica, di cui chiediamo comprensione fin da questa presentazione, viene però avanti una esortazione, una specie di incoraggiamento, che è la cosa che preme di più all’autore: la necessità di un nuovo umanesimo, l’incitamento a costruire intorno a se stessi una comunità che persegua valori spirituali positivi e valori etici e religiosi per una migliore coesistenza fra gli esseri umani.
In fondo, san Benedetto, con i suoi saggi insegnamenti, è un modello che si rivela ancora attuale, capace di dare risposte alla vita comunitaria, alla famiglia, agli ordini religiosi, alle imprese di produzione, alle parrocchie. Ci dice che occorre una giusta misura in tutte le cose ed in tutte le situazioni e che i progressi verso una vita migliore, sia a livello individuale che collettivo, vanno fatti con impegno ma soprattutto con molta calma.
Se un arco è troppo teso si spezza e poi non servirà più a nulla. Se lo si tende nel giusto equilibrio, allora la ricerca spirituale verso ciò a cui aspiriamo di conoscere sarà più facile.